Oggi abbiamo il piacere di intervistare Davide Busi, il fondatore del mitico Kiosco Lucky di Formentera.
Davide, come è nato il Lucky e da quanti anni esiste?
È nato in maniera casuale. Nel ’94 un amico mi chiese di accompagnarlo sull’isola poiché era in cerca di un locale dove avviare un’attività legata all’abbigliamento. Io approfittai dell’occasione per fare una piccola vacanza e appena vidi Formentera restai folgorato. Era la mia prima volta sull’isola e non mi capacitavo dell’esistenza di un posto così bello a pochissima distanza dall’Italia. Così, anche io, iniziai ad informarmi per acquistare un locale… ma sulla spiaggia! A Bologna avevo un bar insieme a mio fratello ma in quegli anni, parliamo dal 1986 al 1993, giocavo a calcio nel Bologna e, tra le partite e gli allenamenti, non avevo molto tempo per seguirlo.
Ma per gestire un’attività simile sulla spiaggia di Formentera avrei trovato tutto il tempo necessario! Così decisi di intraprendere questa avventura e seguire i miei sogni. Non ero fatto per una vita standardizzata.
C’era già il chiringuito oppure lo hai creato?
Il chiosco esisteva già e si chiamava Marisma. Me ne innamorai a prima vista e capì che era quello il tipo di vita e di lavoro che avrei voluto fare. Grazie all’aiuto di alcune persone che si occupavano di immobili avevo visto anche altri locali sull’isola ma, la spiaggia di Migjorn era a mio parere uno dei posti più belli di tutta Formentera.
Mi accordai con la proprietaria dell’epoca e acquistai il chiosco. Dopo poco, coinvolsi nella società un mio caro amico di Bologna, Andrea, chiamato da tutti Phillo. Lui accettò ed insieme avviammo l’attività.
Come mai avete chiamato il vostro chiringuito Lucky?
Anche la storia del nome è casuale e fortunata allo stesso tempo. Una volta rilevato il chiringuito volevamo subito avviare un merchandising di t-shirt, che avrebbe permesso di farci conoscere tra gli amici e di diffondere così il nome dell’attività. Per fare questo ci affidammo al mio amico, proprio quello che avevo accompagnato sull’isola per cercare un negozio. Lui lavorava nel mondo della moda e le magliette che ci mise a disposizione per far stampare il nome del chiringuito, ancora orfano di un’identità fino a quel momento, avevano un’etichetta con la scritta Lucky.
Ci mettemmo poco a capire che, quella parola che significa “fortuna”, era il nome giusto per il nostro locale sulla spiaggia. Così, grazie a quel caso fortunato nacque il Kiosco Lucky. Il simbolo del quadrifoglio ne fu poi una diretta conseguenza legata al suo significato.
Dal ’94 ad oggi sono ben 26 anni di attività! In tutto questo tempo ricordi qualche aneddoto particolare che ci puoi raccontare?
Di avventure ne abbiamo passate tante! Il Lucky a Formentera è un posto dove il divertimento è di casa e la stessa isola invita al relax totale. Posso dire che le occasioni di festa non sono mai mancate e, grazie agli amici che ci venivano e ci vengono a trovare, insieme ai clienti più affezionati, al chiosco non ci si annoia mai. In passato, quando gli aperitivi avevano meno restrizioni, da noi si svolgevano delle vere e proprie feste sulla spiaggia.
E poi, se fosse successo qualcosa di veramente particolare… non potrei raccontarvelo! (scherza, ndr)
Tantissime persone frequentano il Lucky per l’aperitivo. Come è cambiato nel corso degli anni?
Fino al subentro delle nuove normative, che hanno voluto differenziare quello che è il momento dell’aperitivo dal successivo dedicato alla cena, al chiosco facevamo le tagliatelle al ragù! Da buoni bolognesi avevamo portato sull’isola ciò che sapevamo fare meglio. La “puesta del sol” ha sempre visto tantissime persone avvicendarsi al chiosco e gli aperitivi erano totalmente differenti da quelli attuali. Se ora abbiamo l’obbligo di chiudere dopo il tramonto, tanti anni fa, potevamo restare aperti e organizzare cene anche per 40/50 persone.
Ad un certo punto tutto è cambiato e naturalmente anche noi ci siamo adeguati alle regole. L’aperitivo resta sempre uno dei nostri punti di forza e l’atmosfera che si respira posso dire che non è cambiata negli anni. La voglia di divertirsi e bere un mojito in compagnia non viene fermata da nessuna norma!
A proposito di movida e divertimento, fate delle serate a tema?
Non esistono serate a tema, a costo di ripetermi il nostro leitmotiv è il puro divertimento! Ogni cliente porta il suo sorriso e, tra un drink e l’altro, le occasioni per ridere e scherzare si alimentano di conseguenza. L’unica eccezione è durante le celebrazioni della festa Flower Power
Anche il Lucky indossa una coroncina di fiori ed i pantaloni a zampa per entrare nel mood hippy! Questo per dire che, quel quid di stravaganza che caratterizza le feste in paese, lo mettiamo anche noi al nostro chiringuito. Ogni giorno al Lucky è una festa continua e soprattutto non manca mai la musica. La selezione è spesso affidata a Davide, per tutti Carota, il nostro terzo socio entrato a far parte della squadra nel 2009.
Quanti volti noti bolognesi e non, vi sono passati a trovare negli anni? C’è qualche affezionato?
Tantissimi personaggi famosi amano passare dal Lucky e ne siamo molto orgogliosi. Del mondo calcistico, soprattutto del Bologna, ti posso parlare di Di Vaio e Pagliuca ma cito solo loro due perché per fare l’elenco di tutti i campioni ci metterei delle ore! Anche i giocatori della Fortitudo passano sempre a farci un saluto quando mettono piede sull’isola.
Per quanto riguarda gli sportivi appartenenti ad altre squadre sono passati Piqué, Barzagli ed Iniesta. Di quest’ultimo ricordo la sua cordialità infinita: un ragazzo voleva farsi una foto con lui ma la sua macchina fotografica aveva un problema; Iniesta lo aiutò a risolverlo e si fecero la foto insieme!
Tra gli altri volti noti sono passati Morandi, Montesano, Bisio, Covatta, Corinne Clery, Belen, Serse Cosmi e tantissimi altri!
Hai mai pensato di ingrandire il chiringuito? O di aprire un altro locale sull’isola?
Sì, ci piacerebbe ingrandire il chiosco ma con le attuali norme vigenti non è concesso farlo. Chissà, magari in futuro. Di aprire o gestire un altro locale invece non ci penso proprio! Il Lucky mi occupa già una buona parte della giornata. Io curo la parte amministrativa e gli ordini della merce.
Ho scelto questo tipo di vita perché mi garantiva un certo margine di libertà e non ho intenzione di rinunciarci. Ricordo che a Bologna lavoravo in un centro commerciale e dovevo timbrare il cartellino. Quell’essere assoggettato a dei ritmi sempre uguali e cadenzati mi opprimeva. Ho scelto di venire a Formentera anche per godermi l’isola!
Per chi non ci fosse mai stato, come descriveresti il Lucky? Quali sono i suoi punti di forza?
Il Lucky a Formentera è un’oasi di pace e divertimento. Se vuoi goderti la spiaggia puoi farlo perché il chiringuito si trova a due passi dal mare. Se poi hai voglia di bere e mangiare qualcosa in un’ambiente dove si respira allegria, il nostro staff è sempre pronto ad accoglierti con un sorriso.
La cordialità e la gentilezza sono tra i nostri punti di forza. Sull’isola ci sono tante attività simili a noi, ma è il carattere delle persone che fa la differenza. Io posso dire di avere una squadra di cui mi fido e che mette tutto l’impegno per garantire un servizio attento. Il turista viene sempre ascoltato e cerchiamo di esaudire tutte le richieste. Un altro fattore a cui teniamo molto sono i prodotti offerti: scelgo personalmente le materie prime e acquisto solo alcolici di prima qualità.
Quando non lavori, quali sono i tuoi posti preferiti sull’isola?
Sicuramente quelli poco affollati! Mi piace andare al mare, ma non sto davanti al Lucky perché vorrebbe dire non staccare mai dal lavoro. Resto sempre nei dintorni perchè Migjorn è la spiaggia di Formentera che preferisco e, nel caso ci sia proprio bisogno di me, posso recarmi al chiosco velocemente.
Com’è il tuo rapporto con gli isolani?
Il rapporto con gli abitanti Formentera è molto buono. Posso dire che ci considerano “payesi” (come vengono chiamati gli abitanti di Formentera) e questo ci fa onore. Nel ’94 non c’era quasi nessun italiano qui e, col passare del tempo, gli abitanti hanno potuto vedere che il nostro modo di lavorare e di porci era in linea con un turismo responsabile. La costanza nel guidare un’attività così longeva ci ha fatto essere ben visti e accolti dagli isolani.
Sia tu che i tuoi soci vivete tutto l’anno a Formentera. Ti piace questa vita isolana?
Sì, mi piace molto! Ogni tanto torno a Bologna a salutare gli amici ma non cambierei mai la mia vita attuale. Formentera gode di un clima fantastico e gli inverni non sono mai rigidi. Durante le giornate di sole, che sono la maggior parte, mi piace uscire in bicicletta o passeggiare con i cani nella natura. Posso vivere per gran parte dell’anno all’aria aperta e lo considero un lusso.
Inoltre il chiosco durante l’inverno è aperto nel fine settimana. Fino ad una decina di anni fa dovevamo smontare tutto appena finiva la stagione estiva ma poi, grazie a questo compromesso, possiamo lasciare la struttura e continuare ad effettuare il servizio per la gente del posto.
La nostra intervista a Davide Busi, socio fondatore del chiringuito Lucky si conclude qui. Lo ringraziamo per la sua disponibilità e vi aspettiamo tutti a Formentera!
Il Kiosco Lucky si trova al km 7.8 della carretera che conduce ad El Pilar de La Mola.